Giuseppe Saponaro (a cura di) – Caratteri distributivi e morfologici degli edifici – Francesca Cappelli (testo) – Lezione 2 – Barcellona, dal XIX secolo alla I guerra mondiale

di: Giuseppe Saponaro (a cura di), Francesca Cappelli (testo)

Dall’Anno Accademico 2007-2008 insegno “Caratteri Distributivi e Morfologici degli edifici” presso l’Università degli studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura. Nel corso degli anni la dizione esatta dell’insegnamento è stata talvolta lievemente modificata ma il focus dell’insegnamento è sempre stato quello della organizzazione distributiva degli edifici e le conseguenti implicazioni morfologiche.

Il corso è stato opportunamente collocato al primo semestre della laurea magistrale in Architettura ed è stato offerto a 135 studenti per Anno Accademico oltre a svariati studenti Erasmus di diversa nazionalità.

Il taglio dato alle lezioni non coincideva con un ben preciso testo e/o bibliografia di riferimento già scritto. Si tratta del risultato di un dosaggio non solo di scritti accademici molto noti ma anche di mie esperienze professionali esercitate in Italia e all’estero come anche di conoscenze acquisite durante viaggi di studio. Nel complesso di queste circostanze è stato possibile individuare come il tema distributivo ha esercitato un ruolo determinante nella conformazione e nella ideazione architettonica.

Il testo della seconda lezione dal titolo: “Barcellona, Plan Cerdà e Antoni Gaudì” è stato scritto da Francesca Cappelli che ha frequentato il mio corso nell’Anno Accademico 2013- 2014.

L’occasione è quella legata ad un momento storico, politico ed economico di forte sviluppo della città di Barcellona nella metà dell’800. Criticità della città storica ed esigenze di espansione sono interpretate e governate mediante un piano urbanistico innovativo, estremamente salubre per gli abitanti, dalla forte valenza architettonica, tipologica e distributiva. Il tema della speculazione edilizia genera accumuli di manufatti edilizi e relativi sovraffollamenti negando i presupposti di partenza. È in questo contesto sfavorevole che Antoni Gaudì nonostante tutto riesce a implementare una miriade di progetti di straordinario pregio.

Giuseppe Saponaro

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